Una definizione un po' inquietante, che riporta alla mente un serial killer o un ambiguo cercatore di farfalle?
Beh, in effetti qualcosina di strano lo hanno questi appassionati che riempiono le loro cantine, i loro salotti, le loro "stanze segrete" con tesori ludici di ogni genere e che, come il tolkieniano drago Smaug, passano le loro giornate a rimirarli, uno per uno, talvolta dimenticando anche di possedere quella scatola particolare, quella edizione introvabile, quel gioco dal quale poi è scaturita quell'altra espansione... ci siamo capiti, il Collezionista è un'insaziabile amante di vecchie scatole, sbiadite e polverose.
Anzi no, polverose non direi proprio. Perché una delle caratteristiche essenziali di questa tipologia di giocatori è la cura maniacale con la quale trattano i loro "tesssssooooriiii". Bustine di plastica, involucri di cellophan, ripiani vetrati... talvolta perfino i sigilli originali delle confezioni, quindi mai aperte! Nessuna cautela per loro è mai esagerata, se si parla della conservazione - anzi, della cristallizzazione nel tempo - dell'oggetto dei loro desideri.
Il mio tessssorooo... la prima edizione di Star Fleet Battlessssss... con tutti i counter originali e ancora da ssssstaccare, ssssssìììì... |
Li si può trovare un po' ovunque. Nelle convention dove ci sia un mercato dell'usato ma anche nei negozi mentre cercano di accaparrarsi l'ultima novità, su eBay intenti a dare la caccia ad un raro wargame degli anni '70 o ancora in lista d'attesa per il pre-order di un gioco che uscirà tra un anno. Questo perché il vero Collezionista non è semplicemente un estimatore delle glorie del passato, ma un entusiasta alla perenne ricerca di quelli che secondo lui sono "i titoli che hanno fatto, fanno e faranno la storia del gioco". O anche che, più semplicemente, lo incuriosiscono.
I suoi interessi possono dunque essere i più svariati e ognuno di loro sceglierà senza criteri predefiniti il tema portante della sua collezione. Vi saranno dunque raccoglitori di giochi tratti dai fumetti, di giochi di una certa casa editrice, di giochi di genere fantastico o fantascientifico. Più spesso ancora, la collezione sarà un misto di più requisiti che solo il suo proprietario conosce nella loro interezza o, al limite, sarà il frutto del caso, l'acquisto di quei titoli che hanno stuzzicato il Collezionista per un qualche recondito motivo e che per lui hanno una qualche importanza.
Ciò che caratterizzerà tutti costoro sarà però l'attaccamento morboso alle proprie"conquiste". Non se ne priveranno MAI, nemmeno quando la loro abitazione rischierà di implodere per il peso eccessivo, le riterranno tutte di una qualche inconoscibile ma indiscutibile importanza e - nella stragrande maggioranza dei casi - si sentiranno a disagio quando qualcuno proporrà di giocare con una di quelle scatole custodite nel sancta sanctorum.
Sempre che loro permettano di togliere il sublime gioco dallo scaffale, infatti, assisteremo a scene patetiche quali la rimozione immediata di ogni alimento untuoso/umido/sbricioloso nel raggio di cinque miglia nautiche, la continua catalogazione di ogni singolo pezzo nel terrore che possa andar perso per un qualsiasi motivo, la preparazione allo scatto felino contro qualsiasi movimento inconsulto di chiunque che possa mettere a repentaglio l'integrità della mappa, delle carte o delle pedine di gioco.
E' pur vero, però, che se avete la fortuna di conoscere un Collezionista ludico e di farvi ammettere nella sua stanza del tesoro vi troverete quasi certamente di fronte ad una cornucopia di titoli che difficilmente potrete trovare in giro, e di sicuro non tutta insieme. Se poi il Collezionista in questione è vostro amico e riesce a sopportare senza troppe preoccupazioni (almeno apparenti) il pensiero che i suoi amati vengano aperti e usati, allora tenetevi caro questo compagno di giochi che sarà sempre in grado di estrarre qualcosa di nuovo e di meraviglioso dal suo cilindro.