Il centravanti scatta sulla fascia, cogliendo rapido un passaggio vagante a centrocampo. La difesa arretra all'unisono, pronta a coprire ogni spazio e a far scattare la trappola del fuorigioco se necessario. Ormai lo hanno stretto all'angolo, sembra che non abbia più spazio di manovra... ma ecco che l'attaccante si infila al centro, dimenticato dagli avversari, e spiccando un salto intercetta il cross a centro area e colpisce la palla di testa! Goal!
Ora, tutto questo succede più o meno ogni domenica sui campi di calcio. Ma provate voi a ricrearlo con ventidue pupazzetti di legno o di plastica su di un campo di stoffa e senza un intero stadio a disposizione. E no, qui non c'entrano gli scandali sull'imparzialità degli arbitri...
Creare un gioco sportivo da tavolo rapresenta una sfida non da poco, insomma. Come rappresentare il dinamismo, i colpi di scena, i repentini cambiamenti di fronte di una partita di calcio o di rugby o anche di una corsa automobilistica? I pezzi di un gioco non si muovono da soli, nemmeno a pregarli in turcomanno...
I numerosi titoli sportivi che si sono susseguiti nel tempo hanno seguito sostanzialmente due approcci contrapposti. Da un lato quello dell'astrazione pura, come ad esempio Formula Dè con i suoi tiri di dado che determinano le velocità delle vetture di Formula Uno o il BrettFussball molto famoso in Germania che si affida sempre ai dadi per determinare la posizione in campo dei calciatori; dall'altro quello della simulazione totale, che mette i giocatori in una posizione di controllo assoluto con una riduzione al minimo del fattore casuale, come l'ottimo Bolide dell'italiana Ghenos Games che fa muovere le monoposto di Formula Uno con un sistema vettoriale (tranquilli, è MOLTO più facile di quanto sembri... io sono riuscito a capirlo dopo tre mosse ed ero una capra in fisica!) o l'intramontabile Subbuteo che addirittura richiede un intervento manuale (le fantastiche "schicchere"... ne riparleremo di questo titolo cult!).
Attualmente sul mercato il genere sportivo è molto ben rappresentato, dunque, sia perchè si tratta di una tipologia di giochi molto commerciabili (chiunque, anche se "profano" del gioco, sa come funziona una partita di calcio o una gara automobilistica!), ma anche perchè pochi eventi sono così emozionanti come un grande incontro sportivo. Per non dimenticare poi la facilità con cui si possono organizzare tornei e campionati, sulla falsariga di quelli della vita reale.
Forse si tratta di un settore un po' di nicchia e non amato da tutti i giocatori, però proprio in quest'ultima caratteristica, in questo sconfinamento dagli usuali temi del gioco e nell'avvicinamento dello sport al mondo ludico, sta la vera peculiarità di questi giochi. E' difficile trovare un regolamento che soddisfi davvero e sappia ricreare l'atmosfera agonistica, ma quando se ne trova uno con ogni probabilità diverrà un classico seguito da schiere di appassionati.
E' una scommessa che hanno tentato in molti titoli e che alcuni hanno anche vinto...
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