mercoledì 4 novembre 2009

Bestiario ludico: Il Professore

Ce n'è almeno uno in ogni gruppo di gioco, specie se numeroso. Non sempre è il più simpatico, anzi spesso assume un atteggiamento di supponente e malcelata superiorità (“Ma giochiamo sempre alla stessa roba? Dai, proviamo questo nuovo strategico appena uscito che sono riuscito a scovare il mese scorso... Dura solo sei ore, ma ha delle meccaniche semplicissime, ve lo assicuro...”), ma allo stesso tempo è uno degli elementi più preziosi per il gruppo. La sua è una missione solenne, alla quale dedicare buona parte della sua attività ludica: lui deve “insegnare” a giocare.

Legge avidamente ogni regolamento che gli capiti sotto mano, lo assimila, lo analizza in tutti i suoi aspetti già pensando a come dovrà “divulgarlo”... la complessità delle regole non lo spaventa, anzi lo esalta nel suo afflato quasi mistico verso la diffusione ludica. Assume sulle sue spalle l'oneroso compito di spiegare, chiarificare, diffondere, far conoscere: si sente il “motore” del suo gruppo di gioco, quello che propone titoli sempre diversi, conosciuti e non, di cui decanta le somme lodi. In tutto questo, aramente si dedicherà in maniera costante ad un solo titolo, impegnato com'è a cercarne sempre di nuovi, perchè il suo divertimento maggiore non è giocare ma far giocare.

Mentre saltella da un paragrafo all'altro, da un diagramma all'altro, da un esempio all'altro, sente di assumere un ruolo positivo, un fine conoscitore che non tiene la sua sapienza solo per sé ma la condivide con chi gli sta intorno. E in effetti ha anche ragione, per quanto non sempre tali meriti gli vengano riconosciuti (lo avrete già capito che quello del “Professore” è un ludotipo molto presente in chi vi scrive...). I suoi “discepoli”, infatti, rischiano di trovare noiose tutte queste spiegazioni, fino ad arrivare al necessario ma spesso deleterio momento catartico del “Vabbè, cominciamo a giocare, così vediamo il resto delle regole mano a mano che ci serve”, spesso pronunciato dal membro più impaziente del gruppo; ciò perchè, e va detto, tutto questo afflato divulgativo non sempre si accompagna ad una grande capacità espositiva (di nuovo, il caso di chi vi scrive), e di frequente con le sue spiegazioni il Professore finisce con il complicare delle regole semplici che oggettivamente andrebbero giocate prima che spiegate.

Ma tant'è, in fondo questo è un pericolo nel quale incorre chiunque si ponga nell'affascinante ma difficile posizione del docente, nel gioco come in qualsiasi altro campo.

Resta il fatto che, seppure i suoi sforzi non siamo sempre premiati con la giusta riconoscenza, il Professore rappresenta una risorsa preziosa, una cura contro la tentazione che ha ogni gruppo di gioco di staticizzarsi sempre sul solito regolamento.

Se solo i Professori imparassero quanto è bello giocare, oltre che insegnare a farlo...

2 commenti:

  1. ma stai parlando di me? mi hai visto in una delle nostre serate? A parte il fatto che a me piace effettivamente anche giocare non vedo differenze.
    ciaoooo

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  2. Eh eh... in effetti come ho detto per buona parte del post parlavo di me stesso... ^___-

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