giovedì 22 dicembre 2011

Liscia, gassata... o rigata?

A volte le tendenze del mondo del gioco si incrociano in maniera strana e imprevedibile.
Solo pochi giorni fa Ganesha Games annuncia il suo Drums and Shakos Large Battles, che interrompe la lunga serie di regolamenti di schermaglia basati sul fortunato sistema Song of Blades and Heroes con un set di regole adatto a ricreare gli scontri di grandi dimensioni. A breve distanza di tempo, Dadi e Piombo reduce dall'ottimo successo del suo Impetus - un manuale che si è fatto un nome nel settore delle simulazioni di battaglie campali - risponde presentando a sua volta un gioco di schermaglie: Smooth and Rifled.
Potevo esimermi dal cogliere i frutti di questo "scambio" di posizioni, acquistando anche il nuovo regolamento? Ovviamente no.

Giocare agli skirmish napoleonici NON vi renderà fighi come Sean Bean quando interpretava Richard Sharpe... però uno può sempre sognare, no?

Smooth and Rifled si presenta sotto una veste ben diversa dal suo omologo Ganesha. Innanzitutto, il manuale intende fornire un set di regole generali per tutto il periodo che va dai primi del '700 all'inizio del '900, coprendo i singoli conflitti con dei supplementi successivi, laddove Ganesha ha preferito creare dei regolamenti distinti che utilizzassero le stesse meccaniche di base ma che le "aggiustassero" di volta in volta (così è stato per il napoleonico Song of Drums and Shakos e per il rinascimentale/barocco Flashing Steel... con l'unica eccezione dell'appendice di ACW '61-'65 che permetteva di ricreare gli scontri della Guerra Civile Americana utilizzando le regole di SDS).
Anche l'impostazione delle regole è per certi versi agli antipodi. Forse seguendo una linea più tradizionale, SR utilizza un sistema ad attivazione alternata IGOUGO, in cui un giocatore muove tutte le sue unità prima che il turno passi all'avversario, pur lasciando la possibilità di "interrompere" temporaneamente l'azione del nemico con il fuoco di opportunità.
Per la risoluzione del tiro si utilizza il classico sistema del "numero bersaglio": la distanza e le caratteristiche dell'arma forniscono un valore da raggiungere tirando due dadi da sei, modificati in base alle circostanze. Per il corpo a corpo, il numero bersaglio è rappresentato dalla qualità dell'avversario (scelta a mio parere migliore rispetto a quella di utilizzare la qualità di chi attacca: soldati meno esperti sono più facili da ferire) da raggiungere però con ogni singolo dado e non sommandoli insieme: chi ottiene più successi vince lo scontro eliminando senza troppi complimenti l'avversario.
Una serie di regole speciali danno più "colore" al tutto, come anche le interessanti regole per le imboscate (perfette per ambientazioni un po' esotiche come le Guerre Franco-Indiane).
Il risultato è un regolamento forse meno innovativo di quelli Ganesha, ma senza alcuni "casi limite" dettati dai dadi che in alcuni casi possono rovesciare l'esito di uno scontro, come un soldato che si dimentica come si ricarica il suo moschetto per tre turni di fila e finisce con il regalare l'iniziativa alla forza nemica in un momento cruciale. Va però detto che anche qui, come sempre, siamo nel regno dei gusti soggettivi visto che il sistema Ganesha è probabilmente uno dei sistemi più "cinematici" e coinvolgenti mai visti sui tavoli da wargame, il che è alla base del suo successo.

Un moschetto inglese modello Brown Bess. Sia che fossero a canna liscia o rigata, i giocattolini come questi facevano molto male quando ti colpivano con i loro proiettili di piombo...

Gusti o non gusti, SR dà comunque sfoggio di una maggiore struttura nel fondamentale campo del force building. Non c'è nulla da fare, l'idea che uno si possa costruire un war party con due soldati di un tipo, quattro di un altro e magari un paio di cavalieri così tanto per gradire stona molto alle orecchie di un wargamer storico: hai voglia ad aggiustare il tutto con delle house rules, in questo SDS è un po' troppo "libero" per i miei gusti. SR fornisce invece un abbozzo di catena di comando fin dal momento della selezione delle forze, suddividendole in unità omogenee con tre scale di esercito tra cui scegliere. Forse meno varietà sul campo, dunque, ma un po' più di "plausibilità storica" e una maggiore facilità di approccio grazie agli scenari generici già inseriti nel manuale base. Certo, tutto dipende dai supplementi che verranno pubblicati, tra i quali segnalo quello sulle già citate Guerre Franco Indiane e quello sul Risorgimento... fosse la volta buona che riesco a ricreare gli scontri di Villa San Pancrazio, durante la difesa della Repubblica Romana del 1849?
Così come stanno le cose e ad una semplice prima lettura dei regolamenti, suggerirei SDS per gli scontri di piccole dimensioni (diciamo una decina di miniature per parte al massimo) mentre SR mi pare più adatto per schermaglie più ampie (20-30 modelli). Il giudizio resta sospeso relativamente agli scontri di grandi dimensioni (50-60 soldati per parte o anche più), perché SR qui si va a scontrare con ACW '61-'65 della Ganesha, la cui scala e le cui meccaniche sono così diverse da tutto ciò che ho provato finora da non permettermi di azzardare un'opinione prima di una prova pratica.
Di certo noi giocatori non possiamo che rimanere soddisfatti di fronte a tutto questo ben di Dio, semplicemente impensabile fino a qualche anno a questa parte. Due ottimi regolamenti, peraltro di autori italiani, ed entrambi distribuiti tramite il comodo supporto in PDF. Un'innovazione quest'ultima che non potrò mai sottolineare a sufficienza: è il supporto più comodo per un wargame, perfetto per un ambiente un po' di nicchia come il nostro e soprattutto dai costi estremamente ridotti per tutti, produttori e giocatori.
Con un sentito ringraziamento sia a Ganesha che a Dadi e Piombo, ho solo l'imbarazzo della scelta.

2 commenti:

  1. Direi che è giunta l'ora di metterci al lavoro!!! Quando mi fai provare ACW?? ;)

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  2. Pure durante queste feste... possiamo fare uno scenario rapido e se ci avanza tempo provare uno skirmish con SDS (SR ancora non ha le liste per l'ACW).
    Quanto ai modelli non ci sono problemi. Al momento ho una trentina di nordisti in fase di pittura, ma ce ne rimangono una cinquantina pronti all'uso! ^__^

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